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Il bellicoso Putin

L’operazione speciale di Putin è proprio tale, visto che dura da sei mesi. Ma è una storia che parte da lontano, e questo libro – 150 pagine in formato tascabile – ce la racconta per intero, in forma di domande e risposte (standard molto diffuso nel mondo americano). Sorta di biografia non autorizzata, riscostruisce una carriera nata in sostanza come reazione al caos ladrone (cleptocrazia per chi ha fatto il classico) permesso da Eltsin in seguito al confuso periodo seguito al maldestro tentativo della Nomenklatura di far fuori Gorbaciov, a tutt’oggi stimato in Europa quanto non compreso e odiato a Est. Quanto a Putin, detto in breve ha ricostruito lo Stato, prima identificato nel Partito e crollato insieme proprio per questo. Seconda azione: mettere ordine con l’aiuto dei Siloviki (i potenti funzionari di Stato) e del KGB da cui Putin proviene. A questo punto viene ridimensionato lo strapotere degli Oligarchi, ex dirigenti del Partito che in aste riservate avevano comprato al ribasso gli enti di Stato con l’aiuto di banchieri privati. Cosa fa Putin? Li legittima e quindi li lega a sé, ma chiede loro parte dei loro profitti. E soprattutto, vieta loro di entrare in politica, mandando in Siberia chi si presenta alle elezioni, che vince ogni volta modificando anche le regole costituzionali. In quelle del 2014 il nostro Berlusconi esalta la vittoria elettorale di Putin ma dimentica di dire che non c’erano più avversari autorizzati. Qui emerge anche il Putin cupo agente del KGB a Berlino: chi non è d’accordo prima o poi sparisce: giornalisti, imprenditori, intellettuali. Gli attentati dei Ceceni poi sono l’occasione per operazioni militari a dir poco brutali quanto efficaci. Ma da chi sono stati realmente organizzati? Anche il recente attentato a Dugin presta il fianco a interpretazioni non verificabili. Già, perché l’apertura degli archivi di Stato è durata solo una decina d’anni, dalla fine dell’Unione Sovietica all’ascesa di Putin, il quale riporta la nostra idea di Russia a qualcosa di immanente, primordiale: uno Stato con un potere esclusivo e mistico. Esclusivo perché di fatto resta gestito da un gruppo di potere limitato (Putin ha abolito anche l’eleggibilità dei presidenti provinciali) e in parte impermeabile alla società, che peraltro non riesce mai a far crescere i c.d. corpi intermedi su cui si basa la nostra democrazia. Mistico e visionario perché legato alla religiosità ortodossa, alla grande letteratura russa e all’idea della Terza Roma erede di un Impero. Papa Francesco suggerisce di negare la superiorità di una singola cultura sulle altre, ma questo è un bel discorso accettabile da un antropologo ma mai da un politico, e Putin è un politico. E quello che suggerisce il libro è la continuità della carriera e della personalità politica di uno statista che solo ora che c’è una guerra in corso viene giudicato un autocrate ambizioso, freddo e spietato. Resta ora da capire se e fin quando i vertici industriali e militari lo appoggeranno in una guerra ferma al fronte da mesi. Putin non ha solo costruito e diffuso ad arte la sua biografia, ma ha interpretato il profondo desiderio di rivalsa del popolo russo dopo la dissoluzione dell’Unione Sovietica. In Cecenia è andata bene, in Georgia e in Crimea pure, utilizzando patrioti e milizie di fatto inquadrate nell’esercito regolare. Qualcosa però in Ucraina è andato storto: la guerra di posizione dura da mesi e ha un costo per tutti, anche se la capacità di resistenza della società russa è notoria e i disagi si vedranno solo nel lungo periodo. Putin può vincere solo accettando di limitare gli obiettivi, mentre invece – un po’ come la Germania nel 1939 – tende ad estenderli al Baltico e al Mar Nero. Ricostruire la mappa della vecchia Unione Sovietica è antistorico. Più senso strategico avrebbe stabilizzare i rapporti con l’Europa e dedicare le forze allo sviluppo delle enormi regioni orientali, vista anche la presenza della Cina, demograficamente ed economicamente più forte ora e in futuro. Ma questo esula dal contenuto del libro, peraltro pieno di aneddoti e dettagli molto sfiziosi sulla vita e la distorta personalità di un uomo politico sottovalutato per anni da noi occidentali.


Le guerre di Putin.
Storia non autorizzata di una vita
di Giorgio Dell’Arti
La nave di Teseo, 2022, pp. 160
EAN: 9788834610701

Prezzo: 14,00 euro