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1917: L’Inferno

Prima guerra mondiale, siamo sul fronte occidentale nel momento in cui i Tedeschi decidono di arretrare per fortificarsi sulla linea Hindemburg, dove rimarranno attestati sino alla fine del conflitto. Un reparto inglese convinto di poter attaccare in profondità deve essere fermato per tempo. L’incarico viene assegnato a un caporale e a un altro graduato, il cui fratello presta servizio nel reparto di fanteria che rischia l’annientamento se l’attacco partisse. È una guerra contro il tempo, e così inizia così la missione dei nostri due portaordini nella Terra di Nessuno, qui eccezionalmente ampia ma non priva di insidie: cecchini, trappole esplosive e crateri pieni d’acqua piovana e cadaveri. Alla fine si riuscirà a raggiungere il reparto indicato, ma la missione rimane fino all’ultimo un azzardo, con ritmi da cardiopalma. Il film si chiude con una panoramica su un enorme, isolato ciliegio dove uno dei nostri eroi esausto si riposa. Questa la trama, persino semplice e simile a quella di Salvate il soldato Ryan: film di pattuglia, dove bisogna lottare contro il nemico e contro il tempo. L’originalità del film, perfetto nelle ricostruzioni d’ambiente, consiste soprattutto nell’uso totale del c.d. piano sequenza, una tecnica di ripresa cinematografica che non stacca mai la macchina da presa dalla scena, non ha montaggio a posteriori e crea un continuum narrativo insuperato. E’ stata usata da Alfred Hitchcock e dal regista ungherese Miklòs Jancsò e presuppone un controllo completo dei movimenti di macchina e della struttura sequenziale delle scene. Qui la tecnica viene portata alle sue estreme conseguenze, seguendo di continuo gli attori, senza neanche una scena di stacco. Altra caratteristica del film, lo slittamento continuo dal reale al simbolico, a spese della verosimiglianza: i due soldati avanzano da soli in una terra desolata per chilometri, dove i centri abitati somigliano a Pompei e fiumi, fuochi e gorghi ricordano l’Inferno di Dante. Non manca la poesia: l’incontro casuale con una giovane madre che accudisce una neonata non sua, la presenza quasi giapponese dei fiori di ciliegio e altri dettagli contribuiscono a proiettare la vicenda su un piano che va ben oltre il genere del film di guerra. Peccato che 1917 sia stato prodotto solo ora: due o tre anni fa, nel centenario della Grande Guerra, almeno in Italia avrebbe avuto un successo maggiore.


1917

di Sam Mendes
Con George MacKay, Dean-Charles Chapman, Mark Strong, Andrew Scott, Richard Madden

Drammatico
durata 110 min.
Gran Bretagna 2019

1917 – Official Trailer [HD]