Cent’anni di Aviazione Navale

Quest’anno ricorre il centenario della costituzione dell’Aviazione Navale anche se questa non ha operato per tutto un secolo ma per una decina d’anni all’inizio e per i quasi ultimi trenta. All’alba del XX secolo si ebbero i primi tentavi di volo e ben presto il Regio Esercito e la Regia Marina organizzarono le prime attività sia con aerei che con dirigibili. Furono acquistati all’estero o costruiti in Italia i primi aeromobili e addestrati i primi piloti. Il 1913 è considerato l’anno di nascita in quanto fu costituito il “Servizio Aeronautico della Regia Marina” anche se già da alcuni anni il T.V. Mario Calderara aveva conseguito il brevetto di pilotaggio. In seguito la Regia Marina cominciò anche a studiare la possibilità di una pur primitiva portaerei e più tardi i suoi aeromobili ebbero il battesimo del fuoco nella guerra di Libia nel 1911. Successivamente la Regia Marina si dotò di dirigibili, idrovolanti ed aerei con i quali affrontò la I° Guerra Mondiale ampliando nel corso del conflitto le sue dotazioni con le quali si batté contro gli Austriaci con  numerose perdite in uomini e mezzi che valsero al Servizio Aereo della Regia Marina la concessione di una Medaglia d’Argento al Valore Militare. Nonostante la crisi economica e sociale del dopoguerra la Regia continuò nello studio di portaerei costruendo la “Giuseppe Miraglia” primo esempio di porta idrovolanti ma il 28 marzo 1923 fu costituita la Regia Aeronautica come Forza Armata autonoma a somiglianza della RAF, e nel 1947 della U.S. Air Force; ma queste due aviazioni ebbero una destinazione strategica mentre la Royal Navy e la U.S. Navy mantennero una quota di aerei da caccia, da ricognizione, trasporto, cacciabombardieri, aerosiluranti. Invece i vari responsabili della Regia Aeronautica, specie Balbo, riuscirono a far passare il concetto che “tutto ciò che vola è dell’Aeronautica” salvo riservare un certo numero di aerei alle Aviazioni per l’Esercito e per la Marina. Gli aeromobili pur con personale aeronautico erano posti a disposizione delle altre Forze Armate; si trattava di mezzi scadenti e di uso limitato, per lo più per ricognizione e soccorso; su di essi e sugli aerosiluranti trovavano spesso posto Ufficiali di Marina in qualità di Osservatori. Durante la II° Guerra Mondiale apparve molto grave la mancanza di portaerei, si tentò di adattare due piroscafi ma i lavori non giunsero a buon fine. Nel dopoguerra la Marina cominciò cautamente ad organizzare una sua Forza Aerea anche se una legge del 1956 stabilì che tutti gli aeromobili ad ala fissa di peso superiore a 1500 chilogrammi dovessero essere gestiti dall’Aeronautica. Fu accettata una situazione di compromesso per gli aerei antisommergibili costituendo reparti facenti parte organicamente dell’Aeronautica ma in uso operativo alla Marina e con equipaggi misti. Nello stesso tempo la Marina approfittava della legge sopra citata per dotarsi di una forza aerea ad ala rotante su vari tipi di elicotteri per diverse esigenze, basati in parte a terra in parte su navi di nuova costruzione con ponti adatti all’involo. Soltanto nel 1985 con l’entrata in vigore della porta aeromobili Garibaldi la Marina cominciò ad insistere per imbarcare aerei ad ala fissa riuscendo infine a disporre di aerei Harrier che possono operare anche con decollo e appontaggio verticale sistemandone alcuni a bordo della nuova portaerei Cavour, ammiraglia della Flotta, assicurando alla componente imbarcata, aerei ed elicotteri, una elevata capacità di impiego in differenti situazioni operative. Nonostante le ristrettezze di bilancio l’Aviazione Navale dovrebbe nei prossimi anni disporre di alcuni JSF 35 nella versione F 35 B a decollo corto e appontaggio verticale con cui migliorare la potenza della Flotta. Anche i nuovi elicotteri SH 90 A sostituiranno la linea di volo basata su AB 212 piuttosto datati. Sempre più ridotta quantitativamente in uomini e mezzi anche se sempre più efficienti la Marina continua ad operare al servizio dell’Italia come ha sempre fatto dal 1861 e con lei la di poco più giovane ma centenaria Aviazione Navale.

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