UN PERSONAGGIO SALGARIANO

A cura della Fondazione Roma si tiene a Palazzo Sciarra una mostra dedicata ad un sovrano indiano vissuto quasi mezzo millennio fa e le cui vicende rammentano quelle dei personaggi che popolavano i libri di avventure che facevano sognare i ragazzi delle generazioni presessantottine. Il nostro eroe è Jalaluddin Muhammad Timurid più noto come Akbar “il più grande” che fu Gran Moghul, sovrano cioè di gran parte dell’India dal 1556 fino alla sua morte nel 1605. Nacque nel 1542 figlio di Humayan e nipote di Babur, discendente del Tamerlano, fondatore qualche decennio prima della dinastia che durò per secoli, sia pure in progressiva lenta decadenza, fino a metà ‘800, allorché fu soppressa dagli Inglesi dopo aver domato la rivolta dei “Cipays”, truppe indigene al servizio della Compagnia delle Indie Orientali. L’infanzia del giovane fu tribolata da tradimenti, congiure, rivolte, guerre contro Afgani e Persiani finché il sovrano, abile generale anche se analfabeta, riuscì ad ottenere la supremazia su larga parte dell’India Settentrionale.
Originariamente mussulmano si trovò a regnare su sudditi mussulmani, indù, buddisti e una piccola minoranza cristiana destreggiandosi abilmente e rispettando le varie credenze, tentò anche senza successo di elaborare una religione sincretista che prendesse il meglio della varie fedi ma con scarsi risultati. Sebbene analfabeta, secondo moderne teorie mediche sarebbe stato dislessico, fu cultore di ogni tipo di arte, fece costruire bellissimi edifici e si interessò soprattutto di manoscritti miniati che fece raccogliere, copiare, tradurre. Ebbe contrasti con il figlio primogenito Jahangir, che gli si ribellò più volte, ma sempre lo perdonò e lo designò come successore dopo la sua morte. Spostò più volte la sua capitale ad Agra, Lahore ed in una nuova città che fece costruire in pochi anni e che chiamò Città della Vittoria. Con una serie di vittoriose campagne riuscì a costituire un grande impero che abbracciava gran parte dell’India, del Pakistan e dell’Afghanistan e su di esso regnò con grande saggezza unificando legislazione e sistema monetario. Ma ciò in cui si distinse dai suoi successori fu la politica di tolleranza religiosa nei riguardi soprattutto di buona parte dei suoi sudditi di religione indù, per dimostrarlo sposò come prima moglie una principessa indù che permise mantenesse la sua religione.
La mostra si articola in cinque sezioni che comprendono sia l’intera vita del sovrano che lo sviluppo della civiltà indiana nella seconda metà del XVI secolo. Vengono esaminate in successione la vita a corte, l’edificazione e l’urbanistica, arti e artigianato, guerre e caccia, religione. Gli oggetti esposti sono 130 e consistono soprattutto in miniature, in stile persiano, provenienti dall’India e da vari musei occidentali, tra loro spicca una serie proveniente dal Palazzo a Vienna di Schonbrunn e posta ad arredamento della “Stanza del Milione” allestita nella metà del ‘700 dimostrazione di apprezzamento all’epoca dell’arte orientale. Sono esposte due bellissime teste di leone in bronzo dorato e poi parecchie armi, scimitarre e pugnali finemente lavorati ed ornati di pietre preziose e poi mobiletti ed oggetti con fini intarsi; interessante un tavolino con intarsi in madreperla, una scritta in scorretto latino ed una scena con angeli che adorano il Sacramento, forse un oggetto di alto artigianato destinato alla colonia Portoghese di Goa. Seguono bei tappeti ed una serie di miniature su cotone con inchiostro, acquarello opaco ed oro, ora in museo a Vienna, commissionate da Akbar per illustrare la vita e le avventure di Hamza zio di Maometto. L’ultima sezione, la religione, mostra varie miniature con episodi religiosi di varie fedi e tra loro si notano “Sacra Famiglia”, “Crocefissione” e “Deposizione” in stile indo-persiano.
L’allestimento della mostra è in stile orientaleggiante.
All’esposizione sono collegati due diversi eventi: una rassegna cinematografica dal titolo “Bollywood Film Meeting Roma” che presenta presso il cinema Quirinetta una serie di film della cinematografia indiana ed un ciclo di conferenze che si terranno a Palazzo Sciarra e che illustreranno la vita di Akbar e l’India del suo tempo.

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AKBAR
Grande Imperatore dell’India
Dal23 ottobre 2012al3 febbraio 2013

Roma
Museo Fondazione Roma (Palazzo Sciarra)

Informazioni:
Tel.06/39967888

Orario:
da martedì a domenica
dalle10.00alle20.00

Catalogo:
Skira

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La rassegna di cinema indiano
Teatro Quirinetta
Dal 29 novembre al 9 dicembre 2012

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