UNA DINASTIA DI PITTORI

Il nome Brueghel ricorre spesso nella storia dell’arte fiamminga per oltre un secolo e mezzo; si riferisce ad una famiglia di artisti originata da Pieter Brueghel il Vecchio (1525/30 -1569) e proseguita prima con i figli Pieter il Giovane (1564 -1638) e Jan il Vecchio, detto “dei Velluti” (1568 – 1625) e poi con i nipoti e bisnipoti Jan il Giovane (1601 – 1678), Ambrosius (1617 – 1675), Abrahm, detto “dei Fiori” (1631 – 1697) e Jan Pieter (1628 – 1680), a loro si aggiungeranno poi altri pittori legati a Brueghel da vincoli matrimoniali.
Alla dinastia DART Chiostro del Bramante unitamente ad Arthemisia Group dedica una mostra che si tiene nel suggestivo edificio omonimo e che espone 100 opere tra quadri, disegni e grafiche proveniente da musei italiani ed esteri e da importanti collezioni private; precedentemente la mostra, in forma ridotta, era stata ospitata a Tel Aviv.
La carrellata in un percorso di un secolo e mezzo prende il via dal capostipite del quale si hanno pochissime notizie anagrafiche, sposò la figlia del pittore Pieter Coeke anche se non sembra fosse a bottega da lui, più probabile invece si ispirasse a Hieronymus Bosch stralunato e fantastico artista a cui si rifà nello stile popolaresco, onirico e fantastico con punte di grottesco che tramandò ai figli in particolare Pieter il Giovane che si adattò molto allo stile paterno; diverso il percorso artistico del fratello Jan il Vecchio più aperto alla moda italiana e definito “dei Velluti” per la raffinatissima perizia tecnica che si sviluppa nei paesaggi e soprattutto nelle nature morte floreali che poi divennero quasi un emblema di altri membri della famiglia; questi a loro volta rinnovarono in tempi successivi il loro stile sino a giungere agli ultimi della dinastia che visitarono l’Italia e subirono l’influsso della pittura barocca.
La mostra si articola in cinque sezioni: si parte dal capostipite che in pieno Rinascimento, mentre in Italia si puntava sullo studio dell’uomo e della sua interiorità, sposta il suo interesse verso la natura ed il paesaggio con scene di vita contadina, allora definita “vita bassa” cogliendone i vari aspetti anche negativi e grotteschi. La seconda esamina l’opera dei due figli, Pieter imitatore del padre e Jan il Vecchio che invece si differenzia, la terza prende in esame i rapporti tra gli stili dei vari membri della famiglia compresi pittori divenuti parenti acquisiti tramite matrimonio con ragazze Brueghel, si tratta di David Teniers il Giovane e Jan van Kassel il Vecchio. La quarta sezione mostra una serie di “allegorie” genere di pittura all’epoca di moda e diversi quadri raffiguranti i Quattro Elementi “Acqua, Fuoco, Terra, Aria”, l’ultima infine espone i più tardi epigoni della quarta generazione della dinastia, che giunse alle soglie del ‘700, fino ad Abraham detto “il fracassone” che visse e morì in Italia pienamente integrato nella cultura barocca locale. Degne di nota alcune opere esposte quali “Danza nuziale all’aperto” e “le sette opere di Misericordia” di Pieter il Giovane, alcune allegorie di Jan il Giovane, paesaggi di Jan il Vecchio, nature morte con fiori di Ambrosius, studi di farfalle di Jan van Kassel il Vecchio ed un bellissimo “Paesaggio fluviale con maniero” di David Teniersi il Giovane; molto piacevoli alla vista sei pannelli di Martin van Cleve contemporaneo di Pieter il Vecchio rappresentanti “Matrimonio di contadini”.

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BRUEGHEL
Meraviglie dell’arte fiamminga
Dal 18 dicembre 2012 al 2 giugno 2013

Roma
Chiostro del Bramante
via della Pace

Orario:
tutti i giorni dalle 10 alle 20

Catalogo
Silvana Editoriale

Informazioni:
tel. 06/916508451

http://chiostrodelbramante.it/

http://www.brueghelroma.it/

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