Un libro per scoprire l’Islanda

Ѐ stato recentemente presentato in alcune biblioteche di Milano il libro Sulle strade d’Islanda, un libro fotografico, che illustra i viaggi intrapresi nella isola nordica da due viaggiatori milanesi, Mauro Colella e Rita Colombo.

Mauro Colella è un fotografo le cui immagini appaiono spesso in pubblicazioni e rassegne fotografiche, sia in iniziative del comune di Milano, come BookCity, sia in altre a livello nazionale e internazionale (un suo scatto rappresenta l’Italia nella rassegna fotografica edita negli Stati Uniti  sulle iniziative per la pace nel mondo alla vigilia della seconda guerra del golfo).

Rita Colombo invece presta il suo tempo in una associazione di volontariato che si propone di promuovere l’integrazione degli immigrati attraverso l’insegnamento dell’italiano tramite la scrittura creativa e il teatro.

I due autori, che si autodefiniscono viaggiatori seriali, sono accomunati dalla passione per i viaggi, in genere autogestiti, alla scoperta dei luoghi meno frequentati dal turismo di massa, una passione che li ha portati a combinare le foto, per lo più di Colella, e i testi di Colombo in un libro, pubblicato dalla giovane casa editrice Librarsi, che illustra i loro due viaggi in Islanda: il primo consistito nel classico ring intorno all’isola, il secondo dedicato all’esplorazione dei fiordi occidentali.

Ma perché di tanti viaggi proprio un libro sull’Islanda? Gli autori hanno spiegato come appena messo piede sul suolo islandese sia stato per loro amore a prima vista, un vero colpo di fulmine.

Perché l’Islanda, pur facendo parte del continente europeo, e pur essendo anche politicamente fortemente integrata nell’Europa, risulta in tutto distante e diversa dall’Europa.

Tutti gli elementi naturali, Acqua, Aria, Terra, Fuoco, sono in questa isola sorprendenti e accentuati.

Volutamente, il libro è stato diviso non in regioni ma proprio nei quattro elementi della Natura.

Così, scorrendo le pagine nel capitolo Acqua scopriamo immagini di imponenti cascate, come quella di Gullfoss, già cent’anni fa a rischio di scomparsa per la smania di industrializzazione, poi salvata da una battagliera contadina del posto, una delle prime ambientaliste europee; o la impressionante immagine della cascata di Dettifoss, che detiene il record della maggior portata d’acqua d’Europa. Ma troviamo anche acqua sotto forma di ghiaccio, come l’enorme ghiacciaio Vatnajӧkull, il più grande d’Europa, grande quasi quanto la Corsica, perché tutto qui è smisurato.

Nella sezione Aria ritroviamo ancora cascate, questa volta di nuvole, cascate di aria bianca che scendono dai pendii, e soprattutto scopriamo le immagini degli abitanti dell’aria, gli uccelli, che a decine di milioni e in diverse varietà vivono sull’isola, dalle sterne, a volte molto aggressive coi visitatori tanto da far ricordare un famoso film di Hitchcock, ai buffi puffin, i pulcinella di mare che si avvicinano al visitatore senza timore.

Il capitolo dedicato alla Terra rivela immagini di un mondo primordiale quasi disabitato, privo di aree boschive, disegnato da spaccature e colature di lava, da impervi canyon dove si dice sopravvivano gli ultimi Troll, un mondo colorato di inattesi pendii viola/blu, come provenzali campi di lavanda, mentre si tratta, in realtà, di fioriture di lupini: seminati negli anni ’70 del novecento per limitare l’erosione del suolo, sono diventati ormai infestanti.

Scopriamo che camminare sui sentieri del vulcano Krafla vuol dire letteralmente sentire la terra respirare, muoversi come un corpo vivo. E la terra si muove veramente, come ci mostrano anche le immagini del ponticello sulla faglia che divide la zolla euroasiatica e quella americana, che si allontanano di 2 cm all’anno.

L’ultimo elemento è il Fuoco, il fuoco dei vulcani (del cui numero naturalmente l’Islanda detiene il record in Europa), che hanno modellato e continuano a modellare e modificare questa terra, plasmando il terreno, creando tunnel, pavimenti e colonne di basalto.

La maggior parte dei geyser d’Europa si trovano qui, e l’antichissima area geotermica di Geysir ha dato il nome a tutti geyser del mondo. Alcune di queste sorgenti bollenti esplodono in fiotti di fango che per una frazione di secondo formano effimere sculture astratte, immortalate negli scatti di Mauro Colella.

Non bisogna però dimenticare che l’Islanda resta una terra meravigliosa quanto difficile.  Gli elementi della Natura combinandosi tra di loro possono creare scenari ancora più meravigliosi ma anche disastrosi: una eruzione vulcanica può sciogliere i ghiacci e causare anche catastrofiche alluvioni.

Il libro contiene anche una piccola appendice riguardante la parte antropizzata dell’Islanda. Alcune foto mostrano microscopici villaggi, insediamenti isolati di due o tre case, a volte una sola. Le foto di Reiykjavik rivelano una città elegante, ricca di deliziosi caffè accoglienti come case, in alcune zone una città anche molto colorata, con edifici dipinti a colori vivaci e murales di buona qualità. Chi cercherà borghi medievali, chiese gotiche e romaniche, resterà a bocca asciutta. Non troverà nemmeno monumenti equestri, ma un monumento stilizzato alla Nave del sole, una chiesa che ricorda le slanciate colonne di basalto, e il monumento al primo europeo sbarcato in America, il vichingo Leifur Eirìksson.

Perché come si è detto all’inizio, l’Islanda è differente. Sempre che riesca a mantenere la sua tipicità. Mauro Colella e Rita Colombo hanno già notato differenze tra il viaggio di dieci anni fa e quello di tre anni fa: il picco di turisti ha superato la cifra di 2.300.000 presenze su un totale di 360.000 abitanti. L’auspicio è che la sempre più numerosa presenza turistica non stravolga la peculiarità del luogo. Lo scopriremo forse al resoconto del loro prossimo viaggio in Islanda, alla scoperta delle terre centrali, ancora più disabitate e selvagge…


Sulle strade d’Islanda Condividi
di Mauro Colella, Rita Colombo
Curatore: Claudio Di Vincenzo
Editore: Librarsi (Milano), 2018, pp. 148
Prezzo: €18,90

EAN: 9788894295979


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