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Il Cronenberg scrittore

Dopo quasi dieci anni di gestazione (o almeno così si dice) ha visto finalmente la luce il primo romanzo del regista David Cronenberg, il maestro di quel cinema definito “body horror”, che per non smentirsi neppure come scrittore ha ben riproposto le sue tematiche preferite in quest’opera intitolata “Divorati”.
A beneficio di coloro che poco conoscono i lavori cinematografici del regista e quindi i temi da lui trattati c’è una parola utile per avere un approccio più semplice alla lettura e questa parola è “estremo”. Estremo è il rapporto che i suoi protagonisti hanno talvolta con il proprio corpo piuttosto che con la propria mente, così come estreme arrivano ad essere le relazioni che si instaurano tra i vari personaggi nati dalla sua fantasia, relazioni che includono la violenza e il sesso nelle loro visioni più crude e, appunto, estreme.

Fatta questa breve delucidazione è giunta l’ora di parlare meglio di questo romanzo che ha per protagonisti una coppia di foto-giornalisti free-lance di nome Naomi e Nathan, coppia sentimentalmente e, di rado, professionalmente. Di rado perchè come in questo caso a loro insaputa i loro rispettivi reportage finiranno per intrecciarsi. Mentre infatti Nathan vola a Toronto per incontrare il Dott. Roiphe, nientemeno che lo scopritore della malattia ai genitali che il giornalista ha “casualmente” contratto, Naomi va prima a Parigi poi a Tokyo per cercare informazioni più precise sul “Succoso caso di omicidio-suicidio sessual-cannibal-filosofico francese” come lo chiama lei, fino a che scavando più a fondo entrambi troveranno del materiale che si rivelerà utile l’uno per l’altra. Ma non sarà forse che questa coincidenza non sia casualità e che i due foto-reporter siano stati trascinati in un intrigo ben più misterioso?
Qui inizia la vera complessità del romanzo o forse è meglio dire che è qui che iniziano a mostrarsi i primi veri segni della mano di Cronenberg.
Il sospetto omicidio-suicidio su cui è concentrata Naomi è quello che ha per vittima la nota filosofa francese Cèlestine Arosteguy che, secondo le indagini e le immagini pubblicate dalla polizia, è stata trovata un po’ qua e un po’ là nel suo appartamento di Parigi, brutalmente smembrata e sembra anche parzialmente cannibalizzata. C’entra forse il marito, anch’egli noto filosofo di nome Aristide Arosteguy? Potrebbe, visto che di lui si son perse le tracce, perse ma non per tutti perchè tramite alcune conoscenze Naomi riesce a rintracciarlo nella capitale Nipponica dove i due si incontreranno. E Nathan? Beh lui scoprirà invece che nella casa del dottore o, meglio, nella figlia del dottore si nascondono segreti molto ma molto scottanti.

A questo punto avviene la massima esplosione di tutte le caratteristiche che accomunano le opere di Cronenberg: si comincia con gli estremismi sessuali dei rapporti che i due filosofi avevano tra loro e con i loro studenti, per passare poi alle immagini piuttosto crude e talvolta disturbanti di come il regista è solito trattare il corpo umano fino ad inoltrarsi nelle menti complesse dei protagonisti, indubbiamente affetti da disturbi psichici tra i quali l’apotemnofilia, da voltastomaco.
Ma… può forse mancare un intrigo politico di qualche particolare paese come ad esempio… la Corea del Nord? Ovviamente no. Come non possono mancare le radici cinematografiche dell’autore tra le cause scatenanti della follia di alcuni personaggi. Per essere più completi bisognerebbe aprire un paragrafo molto lungo e articolato su Cèlestine e Aristide Arosteguy ma, dal momento che i veri protagonisti alla fine sono loro, basta giusto lanciare il seme dell’interesse per quei lettori che poi vorranno farlo germogliare.
Limitarsi insomma a queste piccole anticipazioni è talmente riduttivo che rimarreste senza dubbio sorpresi nello scoprire cosa contiene questo romanzo tutto sommato abbastanza contenuto nel suo numero di pagine. Per farla breve, qui c’è tutto il meglio (e il peggio per gli stomaci deboli) del cinema di Cronenberg,
Un ultimo dettaglio per coloro ai quali potesse interessare è che nel libro è presente un campionario completo dei più bei modelli di macchine fotografiche digitali, dipositivi audio, video, notebook, tablet, smartphone e quant’altro di tecnologico può tornare utile ai due giornalisti, sembra una banalità presentarlo così ma c’è da rimanere a bocca aperta per quello che l’autore mette in campo…

Non è dunque necessario essere fan di David Cronenberg per leggere questo romanzo, basta semplicemente essere aperti alle visioni estreme ma talvolta affascinanti dell’autore, che egli è in grado di esporre in modo così semplice e naturale. Non è escluso però che ai più nostalgici venga voglia di rispolverare le vhs dei cari vecchi Videodrome e Crash o i dvd dei più recenti a History of Violence e A Dangerous Method, come non è escluso che chi non li hai mai visti decida, a lettura conclusa, di regalarsi un week-end cronenberghiano. Le sue opere fanno quest’effetto.

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Titolo: Divorati
Titolo originale: Consumed
Autore: David Cronenberg
Traduttore: Prosperi C.
Editrice: Bompiani(Collana Narratori Stranieri), 2014
Pagine: 343
Disponibile anche in ebook

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Regista, sceneggiatore, attore, produttore scrittore e quant’altro, tutto questo è David Cronenberg, e siccome è tutto questo quale modo bigliore di un booktrailer più esplicito che mai per accompagnare l’uscita del romanzo? Cliccare per credere.

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