Il Mondo dell’Arte perde Lea Mattarella e Tito Amodei

In un mese il mondo dell’Arte perde la cinquantenne critica d’arte e docente Lea Mattarella e il novantenne artista che fu uno dei promotori dello spazio Sala 1, oltre che padre Passionista, Tito Amodei.

Due facce dell’Arte: chi la produce e chi cerca di farla capire e diffondere alla contemporaneità che tutto fagocita  senza avere il tempo di riflettere e capire che le immagini sono un veicolo di comunicazione e le parole aiutano a comprenderle nel loro divenire.

La scrittura di Lea Mattarella rendeva accessibile l’opera d’arte al gran pubblico con gli articoli sui giornali, mentre offriva occasioni di riflessione, in quanto critico, a storici e artisti.

 

L’Arte di Tito Amodei poteva essere figurativa o astratta, come le affascinanti strutture totemiche e minimaliste in legno, ma Lui riteneva che «l’artista o che presume di esserlo – come aveva dichiarato in un’intervista ad Avvenire – fa le cose indipendentemente dal soggetto.».

 

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