Un secolo di Leggende

Terzo e ultimo capitolo della trilogia “Il secolo dei Giganti” di Antonio Forcellino che, dopo “Il cavallo di Bronzo” e “Il colosso di marmo”, si conclude con “Il fermaglio di perla”, opera che va a completare questa serie dedicata ai tre grandi maestri del rinascimento: Leonardo, Michelangelo e Raffaello.
In quest’ultimo libro l’autore dedica le prime pagine alla fase conclusiva della vita “breve ma intensa” di Raffaello, morto a soli 37 anni a causa di “eccessi amorosi”. Vita breve che gli è bastata per lasciare ai posteri una serie di opere che hanno condizionato profondamente il mondo dell’arte; senza contare i magnifici decori che ricoprono le pareti di molti palazzi, a Roma e non solo.
Archiviata in breve la vita del pittore, nelle pagine successive Forcellino si concentra sui tumulti che colpirono l’Europa in quel tempo con protagonisti personaggi del calibro dell’imperatore Carlo V, del re di Francia Francesco I, dei Papi Leone X, Clemente VII e Paolo III e, infine, di Solimano il Magnifico, che dalla Turchia coltivava il suo sogno di conquistare Roma, forte anche della sua flotta guidata dal Barbarossa.
Alla base di questi tumulti c’era, ovviamente, la religione. La storia ci insegna che quegli anni nella prima metà del 1500 segnarono profondamente il cristianesimo, fu infatti allora che la Germania era scossa dalle proteste religiose di Martin Lutero contro la corruzione della Chiesa di Roma, senza tralasciare Enrico VIII, che dall’Inghilterra minacciava lo scisma, come poi effettivamente avvenne, e in ultimo Solimano, che più volte tentò di portare l’Islam nel continente.
Su questi avvenimenti l’autore tesse la trama del romanzo, inserendo tutti i protagonisti che presero parte a quelle vicende, anche quelli minori.
Ma può in un’opera di Forcellino mancare la componente artistica o limitare questa al solo Raffaello? Ovviamente no, e infatti dopo la morte di questo è ancora una volta Michelangelo a diventare il protagonista di questa parte del romanzo, decorando le pagine del libro con le creazioni che lo hanno consegnato alla storia più come una leggenda che come scultore e pittore.
Come nei romanzi precedenti l’autore sottolinea l’importanza che le opere di questi artisti avevano all’interno delle trattative politiche o del peso che avevano in ambito religioso, vedi il Giudizio Universale, senza dimenticare che spesso erano queste stesse opere a tenere in vita i loro creatori, basti pensare a Leonardo che era tutto fuorché un santo.
La lettura del romanzo scorre ancora una volta velocemente, complici i capitoli brevi e le vicende concentrate che difficilmente creano noia, così come anche la vita di certi personaggi che con il loro temperamento sono stati in grado di condizionare pesantemente il corso della storia.
Parlare di sorprese in un romanzo storico basato su fonti reali è difficile, certe storie però fa sempre piacere sentirle raccontare con qualche particolare in più o da un punto di vista diverso dal solito, come ci insegna l’autore le cui opere hanno spesso trattato questi personaggi.
La trilogia si è quindi conclusa ma la storia no; per chi quindi fosse interessato, è Forcellino stesso a suggerire alcune letture sugli artisti menzionati, per il resto, se volete scoprire cosa è successo dopo la fine del romanzo, di materiale per approfondire se ne trova ovunque, dalla rete alle care vecchie librerie dove sarà sempre piacevole trovare un’opera di questo autore.


Titolo: Il secolo dei giganti. Il fermaglio di perla. Vol. 3
Autore: Antonio Forcellino
Editore: HarperCollins Italia, 2020, pp. 536
Prezzo: 12,90 €

EAN: 9788869054754

Disponibile anche in ebook


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