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Onna: i morti ci insegnano a vivere

Non è una frase ad effetto o un semplice paradosso. Veramente i morti ci insegnano a vivere, a capire e ad amare la vita. A Onna, un paesino in provincia dell’Aquila, settantadue anni fa si compì l’eccidio di 17 vittime per mano di truppe tedesche. In quei giorni terribili il nostro infelice paese, pur vicino ai giorni luminosi della Liberazione, fu straziato dai crimini sulle popolazioni indifese che gridano oltraggio all’umana civiltà. S. Anna di Stazzema, Marzabotto, Fosse Ardeatine, S. Miniato, Onna… Fu una sequenza di ferite e di orrori che gridano a eterna vergogna di una nazione che pur si diceva fra le più avanzate e progredite. Ferite incancellabili, violenze inaudite perpetrate su uomini e donne innocenti e disarmate che viveva nella pace e nell’attesa di una vita fatta delle oneste certezze di chi confida nella naturale continuità delle cose e dei giorni: lavoro, affetti, speranze.
Tutto fu investito e sradicato come per effetto di una terribile alluvione, alluvione di ferocia e di sangue. Il sangue innocente di Onna ritorna a parlarci, oggi, del terribile sacrificio di quelle vittime che non erano guerrieri, non erano eroi, ma di cui oggi torniamo a ricordare e celebrare la memoria noialtri che scampammo alla tempesta e al furore cieco perché venimmo dopo, figli e nipoti di quelli innocenti. Pur accomunati alle vittime di oggi e di ieri, insieme alle vittime pur innocenti del terremoto dell’Aquila, a fianco di chi morì per incuria e fatalità, Onna oggi ricorda chi fu falciato crudelmente come povera erba di campo. I morti ci insegnano a vivere, ad amare la vita e confidare sempre e comunque nella speranza di una esistenza dignitosa e serena.
Per questo Aquila forever che celebra le vittime del terremoto vuole accomunare nell’uguale amorosa memoria i morti di ieri e di oggi donando alla comunità ferita di Onna una parte del pannello pittorico che tanti artisti hanno contribuito a creare.
Un piccolo gesto pur significativo che vuole rendere onore a coloro che con lo strazio del loro sacrificio ci lascia eredi di una vita ancora più preziosa e, nonostante tutto, ancora ricca di speranza e fiducia nell’umanità.

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Onna (L’Aquila)
Casa della Cultura di Onna
l’11 giugno 2015

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Casa Onna, insieme agli Archivi del Presenteismo e l’Associazione Culturale “Aquila Invicta”, presenteranno l’11 giugno 2015, in memoria dell’eccidio nazista dell’11 giugno 1944 e delle vittime del terremoto del 6 aprile 2009, nella Casa della Cultura di Onna edificata con il contributo finanziario del Governo tedesco, i due pannelli “Onna nel cuore”.

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Mostre ONNA I MORTI CI INSEGNANO A VIVERE Onna - macerieMostre ONNA I MORTI CI INSEGNANO A VIVERE Foto Casa Onna  Mostre ONNA I MORTI CI INSEGNANO A VIVERE Pannello Onna destro

 

Roma: San Basilio Ieri e Domani

Il 20 giugno nei locali del centro culturale Aldo Fabrizi sarà visibile la manifestazione/evento intitolata al quartiere di San Basilio a cura della “UNRRA CASAS”, degli archivi del Presenteismo e con la collaborazione della Università “la Sapienza”.
San Basilio è uno dei quartieri storici della estesa periferia romana, quartiere che ha un’anima e una sostanza tutta sua fatta di tradizione colore e qualità urbanistica finalmente rivalutati alla luce di una necessaria valorizzazione culturale.
Perché la cultura di una città non è fatta solo di aristocratici simposi e di rinomati salotti alto—borghesi; è fatta sopratutto di gente, di persone, di agglomerati umani in cui si esplicano le necessità e i bisogni che fanno la storia e la tradizione di quel determinato perimetro fatto non solo di cortili e di case ma anche di sentimenti e di emozioni.
Oggi San Basilio, dopo i suoi trascorsi storici (ebbe salda partecipazione alla lotta partigiana nei giorni bùi dell’occupazione) vive una specie di popolare rinascimento fatto di decentramento culturale, manifestazioni, concerti, letture, nei quali si porta il senso e il valore artistici della “polis”, della città, nelle estremità finora trascurate dall’antico centro storico.
Non ultimi concorrono al rinnovamento estetico gli interessanti e notevoli interventi pittorici “murali” realizzati da importanti artisti sul corpo stesso degli edifici del quartiere. Riqualificazione e storicizzazione di San Basilio promossa a necessaria continuità con lo spirito tradizionalmente sapido e battagliero delle sue genti.
La manifestazione del 20 giugno attende a tutto ciò e si ispira al colore, agli spazi, all’intera collettività umana che in quel mondo si realizza concretamente.
Nello spirito delle pitture murali del quartiere, il grande pannello che sarà presentato ingloba e accomuna artisti italiani e stranieri con tutto il loro portato creativo singolare in un mosaico che vuole significare la stessa comunità di edifici e di gente, pure eterogenei di vivaci contrasti, ma legati e connessi da un’unica coscienza fatta di speranze e di intenti.

 

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