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UN SORRISO VI RISOLLEVERÀ

Un giorno senza un sorriso è un giorno perso introduce
(Charlie Chaplin)

Tema guida di questa edizione è il sorriso, visto come straordinaria predisposizione dell’animo a sollevarsi sulla pesantezza del mondo per accedere alla profondità del pensiero, entrare in relazione con l’altro, aprire nuovi sentieri di conoscenza, ricerca e condivisione.
Grazie l’affermazione di Chaplin una risata non è vista come maledizione verso il nemico da seppellire, ma come una risata liberatoria che possa risollevare l’Umanità dall’avversa sorte. Un’Umanità che in gran parte del Mondo può identificarsi nel Giobbe biblico come nella rivisitazione moderna di Joseph Roth nel suo omonimo libro (Adelphi) e che spesso si risolleva grazie alla capacità di prendere con leggerezza la vita come i personaggi dei quadri di Marc Chagall e il sorriso è un lenimento all’esistenza.

Una teoria indagata nei tre percorsi di approfondimento proposti al pubblico negli oltre 100 incontri in programma, trasformando il sorriso in chiave per comprendere noi stessi e il tempo in cui viviamo.

Per approfondire la Sapienza del Sorriso tre sono i percorsi proposti al pubblico nelle cinque giornate di riflessione, anche per confutare gli stereotipi che ad esempio identifica il sacro con la serietà per eccellenza, contrapponendone La leggerezza dello Spirito proposta dal filosofo Massimo Cacciari nel discusso rapporto tra riso e cristianesimo o con Paolo Branca, esperto di cultura islamica, ribalta il cliché dell’arabo dal volto truce e mette in luce la traboccante umanità del Medio Oriente e dei suoi abitanti, capaci di ridere di se stessi e dell’assurdità della vita, per completare la terna del monoteismo con Moni Ovadia che mette in luce il riso ebraico come microcosmo in bilico tra follia e saggezza, con l’ambizione di smascherare il pregiudizio, sculacciare la stupidità del mondo, svelare il potere della parola, nutrire l’anima e l’intelligenza.

Si prosegue con Il sorriso consapevole e il ghigno inquieto, per chi non perde mai la genuina capacità di meravigliarsi, quello appagato di chi ha capito tutto e quello di chi accetta senza comprendere, attraverso gli incontri di personaggi come: lo scrittore Francesco Piccolo e l’autore e conduttore radiofonico Marco Presta sull’esercizio del sorriso come metro che permette di prendere le misure agli alti e bassi della vita, di passare al vaglio la realtà, svelare piccolezze, perbenismi, cinismi e ipocrisie o l’antropologo francese David Le Breton spiega che il sorriso non è un automatismo inscritto una volta per tutte nella natura dell’uomo ma è espressione di una ritualità, di una simbologia del corpo che si rinnova e il critico cinematografico Gianni Canova, in una lezione inedita, racconta i sorrisi del cinema, svela cosa si cela dietro il sorriso enigmatico di Greta Garbo o quello giocoso di Marilyn e spiega gli effetti di un sorriso sullo grande schermo, senza dimenticare Michele Serra che indaga la satira come mezzo per ricordare a tutti l’esistenza del limite: il sorriso della satira come riconciliazione con l’imperfezione umana.

Il percorso sul sorriso e le sue capacità taumaturgiche si conclude con La regola del gioco, per equiparare il giocare al sorridere, sospendere per un momento le norme abituali della vita e reinventare un mondo diverso, con regole proprie capaci di generare scenari inattesi. Un percorso per mettersi in gioco e misurare nuove ipotesi di conoscenza. Tra gli interventi: il critico d’arte e presidente del Circolo dei lettori Luca Beatrice con Tra stupidità e talento. L’artista come somaro. Degno di una particolare sottolineatura merita la riflessione su Dio, Bart Simpson e Wile Coyote proposta dall’antropologo Enrico Comba e il teologo e scrittore Brunetto Salvarani.

Nell’ambito del Festival sono presenti Alberto Melloni e Don Giuseppe Ruggieri, a cinquant’anni dal Concilio Vaticano II, riflettono sulle sfide odierne del Cristianesimo e sulla possibilità di rinnovare ancora la Chiesa facendo tesoro di quell’esperienza di rottura

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Torino
TORINO SPIRITUALITÀ 2012
LA SAPIENZA DEL SORRISO

Dal 26 al 30 settembre 2012

Informazioni:
tel. 011/4326827 – 349 62 85 606
http://www.torinospiritualita.org

FESTIVALFILOSOFIA 2012: LA PAROLA ALLE COSE

 

Da venerdì 14 a domenica 16 settembre

a Modena, Carpi e Sassuolo

200 appuntamenti fra lezioni magistrali, mostre, concerti, spettacoli e cene filosofiche

tra i protagonisti Bauman, Augé, Searle, Sennett, Latouche, la cinese Anne Cheng, Cacciari

Un concetto chiave della tradizione filosofica e una questione cruciale dell’esperienza contemporanea. È “cose” il tema dell’edizione 2012 che si svolge in 40 luoghi diversi delle tre città. Lezioni magistrali, mostre, spettacoli, letture, giochi per bambini e cene filosofiche. Gli appuntamenti sono quasi 200 e tutti gratuiti.

http://www.festivalfilosofia.it/2012/

 

FESTIVAL DI LETTERATURA E CULTURA EBRAICA

Quest’anno, oltre a dedicare grande spazio alla letteratura, cuore pulsante della manifestazione, il Festival allarga i suoi orizzonti presentando eventi di cultura ebraica, con spettacoli teatrali, arte contemporanea, danza e musica.
“Oltre i confini” è il tema dell’edizione 2012 del Festival.
Il mondo è solcato da infiniti confini, visibili e invisibili. Da una parte i grandi confini che sancisono dolorose fratture nella storia dell’uomo: confini tra Stati, tra culture e ceti sociali; dall’altra, i confini più intimi ed individuali che percorrono le vite di ognuno di noi: i confini tra l’uomo e Dio, tra l’inconscio e la consapevolezza, tra ciò che siamo e quello che vorremmo essere.

Ingresso libero

a Roma
da sabato 8 a mercoledì 12 settembre 2012

I luoghi
Museo Ebraico di Roma (Lungotevere De’ Cenci)
Palazzo della Cultura (via del Portico D’Ottavia 73)
Ermanno Tedeschi Gallery (via del Portico D’Ottavia 7)
Libreria Kiryat Sefer (via del Tempio 2)
Largo 16 Ottobre 1943
Area tra il Lungotevere De’ Cenci e via del portico D’Ottavia e tra via Arenula e il Teatro di Marcello

Informazioni:
Contact Center 060608
(tutti i giorni dalle ore 9.00 alle ore 21.00)

http://www.festivaletteraturaebraica.it

http://www.romaebraica.it

 http://www.060608.it

UNA FINANZA FATTA DI PAROLE

Il web è sicuramente uno strumento d’informazione condivisa, l’e-mail è meno pubblica, ma arrivare tramite i social network ad una comunicazione personalizzata evidenziando la solitudine nella quale una gran parte di persone sono sprofondate rasenta il chiacchiericcio.

Ora il chiacchiericcio sociale di Facebook è stato quotato in Borsa trovandosi in compagnia degli altrettanto eterei Zynga per il gioco condiviso e Groupon per incrementare gli acquisti online di ogni genere.

Sono lontani i tempi immortalati da un film come Una poltrona per due (di John Landis con Dan Aykroyd, Eddie Murphy e Jamie Lee Curtis) del 1983 dove i raggiri della finanza si facevano sul raccolto delle arance o sulla produzione della pancetta e  non su quanti click di mouse si effettuano su di una icona per calcolare quanti possibili utenti potrebbero avere la pubblicità in quel sito web.

Appare impossibile che Facebook possa contare su centinaia di milioni di abitanti annoiati che vagano sulla Terra per permettere con le loro facezie a far vivere comodamente, nonostante un calo degli utili iniziato con un preoccupante meno 12%, a Mark Zuckerberg e alla banca d’affari Goldman Sachs sua partner.

Un calo che si è trasformato in un tonfo che ha coinvolto altri prodotti del web facendo suonare il campanello d’allarme a Nasdaq e c’è chi vede i presagi di una nuova crisi finanziaria che, come nella bolla speculativa dei beni tecnologica di fine millennio, anticipa la bolla immobiliare.

Quale vocabolo può meglio descrivere l’umiliazione subita da azioni che nell’arco di alcuni mesi hanno perso metà della loro quotazione iniziale: crollo, tonfo, forse boom.

Facebook è come Damien Hirst: è un nulla quotato in Borsa con la differenza che l’artista inglese può contare su un esercito di sostenitori, tra galleristi, critici e collezionisti, che continuano a soffiare dentro la bolla per tenerla a galla senza farla scoppiare.

Tra tanto annaspare solo LinkedIn, social impegnato a mettere in contatto professionisti in diversi campi, appare ancora in buona salute in un ambiente che basta un sussurro o un vigoroso discorso a determinare i sali e scendi dei propri titoli.

Sono le tre sorelle del rating, nemiche dell’economia reale con i loro conflitti d’interessi, che meritano l’attenzione della magistratura italiana e dell’Unione europea per le loro avventate esternazioni.

Volubili Borse che periodicamente subiscono accordi vietati ad operare con transazioni allo scoperto che permettono di speculare senza possedere la valuta necessaria per l’acquisto di un bene o di un servizio perché viene immediatamente rivenduto.

È un po’ come il gioco del cerino: perde chi rimane per ultimo con la fiammella che brucia tra le dita.

Sono i Commodity Futures, come in Una poltrona per due, a permettere alla finanza di guadagnare scommettendo su cereali e petrolio pagando a posteriori.

Tra questa moltitudine di annoiati ci sono anche persone che utilizzano i social network per esternare il disagio verso una società opulenta che, nel suo essere una minoranza, detiene la proprietà della maggioranza delle ricchezze del Mondo.