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Leonardo in una particolare esposizione

In altri miei scritti ho invitato chi mi leggeva a visitare questa o quella mostra perché era un’occasione da non perdere. Ancora di più, in questa esposizione, è il caso di non tralasciare il consiglio. Si, certo, Leonardo da Vinci, le sue pitture, i suoi disegni, li conosciamo bene dal momento che siamo nel periodo de “l’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica” di benjamiana memoria. Ma l’esposizione alle Gallerie dell’Accademia di Venezia, Leonardo da Vinci, l’uomo universale, va assolutisticamente vista.

Una delle tantissime ragioni e non certo l’ultima, è che questi fogli che contengono i disegni originali (anche se conosciuti) del genio toscano, escono dai caveau (almeno una parte di quelli esposti) dal Gabinetto dei Disegni e Stampe dell’Accademia, dopo trent’anni dall’ultima esposizione. Il motivo è che secondo i protocolli internazionali, i disegni più antichi e fragili, vanno custoditi ventiquattro ore su ventiquattro al buio più assoluto, in un ambiente dove l’umidità sia costante al cinquanta per cento e la temperatura dell’ambiente deve oscillare dai diciotto ai venti gradi centigradi. Ogni quattro o cinque anni possono essere esposti, ma certamente non oltre tre mesi, visto e considerato i danni che può provocare la luce. Ho visionato l’interessante mostra dove il disegno raffigurante l’Uomo vitruviano, nei suoi ventiquattro centimetri per trentaquattro la fa da padrone. Ma in questa mostra ci sono ben cinquantadue disegni che sono compresi nei venticinque fogli del fondo dell’Accademia.

A coronamento dei disegni di Leonardo, ce ne sono altri che arrivano dalla Royal Collection di Windsor, dal British Museum, profili di uomini dalla Biblioteca Reale di Torino. E ancora: armi e carri armati dal Louvre, cavalli e carri armati dagli Uffizi e dalla Galleria Nazionale di Parma infine da Oxford. In mostra c’è anche la sezione dedicata alla proporzione del corpo umano, del volto e molti disegni fronte-retro fino al foglio di proporzioni della testa con accanto i bozzetti della Battaglia di Anghiari in matita rossa.

C’è la sezione della botanica con il foglio dei fiori, progetti di studi geometrici, ritratti di uomini e di nuvole. Poi la stanza della Battaglia di Anghiari, disegni certo, perché il dipinto è andato perduto, con grovigli di uomini e cavalli. In ultimo le stanze dedicate alla Francia. Come afferma Giovanna Damiani in catalogo: “All’ampia rassegna grafica si affianca una selezionata scelta di volumi a stampa […] e una sezione […] con una trentina di disegni […], da Cesare da Sesto, Giovanni Agostino da Lodi, Francesco Melzi, Andrea Solario […]. Infine capolavori pittorici come La Tempesta di Giorgione e altri.

Il catalogo delle edizioni Giunti, dopo la presentazione della mostra, ospita un interessantissimo scritto di Annalisa Perissa Torrini sulla storia della raccolta grafica delle Gallerie dell’Accademia di Venezia, che firma (tra gli altri) anche lo scritto sulle caricature e ritratti Certe teste bizzarre, quello anche sulla Battaglia di Anghiari. Sempre nel catalogo, sono poi compresi, con ampie immagini fotografiche e riproduzione dei disegni, diversi scritti di studiosi che analizzano l’opera variegata di Leonardo.

Tra questi scritti è da sottolineare quello sugli studi del corpo umano di Paola Salvi e verso la fine del catalogo è presente l’interessante testimonianza di Maria Agnese Chiari Moretto Wiel: Leonardo nelle stampe: esempi di una vicenda singolare.

Insomma tanti scritti e tante riproduzioni di Leonardo.

Interessantissima visione a tutti voi.

 

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06 Mostre I Disegni di Leonardo a Venezia catalogoLeonardo da Vinci:

l’uomo universale

Dall’1 settembre al 1 dicembre 2013

 

Venezia

Gallerie dell’Accademia

 

Orario:

dal martedì alla domenica

dalle 8.15 alle 19.15

lunedì dalle 8,15 alle 14,00

Ingresso:

intero 15€, ridotto 12€

Informazioni:

tel. 0415222247

Sito

http://www.gallerieaccademia.it/leonardo-da-vinci-luomo-universale

http://www.gallerieaccademia.org/news/leonardo-da-vinci-luomo-universale/

 

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 06 Mostre I Disegni di Leonardo a Venezia uomo V. 06 Mostre I Disegni di Leonardo a Venezia l.

Un rientro prezioso

 

Il rientro prezioso che dà il titolo a questo mio scritto è la Tavola Doria attribuita a Leonardo da Vinci. All’interessante, quanto intenso, incontro che si è tenuto il 27 novembre 2012 al Palazzo del Quirinale, il sapiente Sottosegretario di Stato ai Beni e alle Attività Culturali Roberto Cecchi, ha esordito il suo intervento, parlando di questo dipinto su tavola in maniera entusiasta. Lo si capisce, sia perché ebbe la ventura di partecipare al recupero, sia perché fin dal 2008 è iniziato un lungo percorso.
L’opera, infatti, sparì dall’Italia proprio dal 2008 e ora ritorna sotto forma di donazione allo Stato italiano da parte del Tokyo Fuji Art Museum.
Ma di cosa sto parlando?
Precisamente della così detta Tavola Doria entrata nelle collezioni Doria intorno al 1621. Ritenuta essere capolavoro di Leonardo e successivamente di un probabile ‘Maestro Toscano’. Raffigura una prova preparatoria di una parte di quell’affresco che andò perduto nello stesso momento che Leonardo lo stava eseguendo: La Battaglia di Anghiari.
L’idea, infatti, che abbiamo della battaglia sopra citata, è basata sugli schizzi preparatori dello stesso Leonardo, sulla Tavola Doria e su copie contemporanee.
Particolare ringraziamento va, comunque, al Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale che dal 1969 si è dotato del Nucleo Tutela Patrimonio Artistico, primo reparto al mondo deputato al contrasto dei furti e delle fasificazioni di opere d’arte e che ha permesso di individuare il luogo dove si trovava la Tavola Doria, il Tokyo Fuji Art Museum che l’aveva acquistata in buona fede e che ha deciso di donarla allo Stato italiano a conclusione di un lungo e complesso processo di trattative e accordi.
Il recupero del dipinto consentirà ora all’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, di svolgere nei prossimi mesi l’approfondita e rigorosa conoscenza dell’opera.
La Tavola che raffigura la ‘Lotta per lo Stendardo’, un momento della Battaglia di Anghiari sarà esposta al Quirinale dal 28 novembre al 13 gennaio 2013 nella Sala della Rampa.
Vedendo il dipinto su tavola, precisamente eseguito su due tavole unite, viene subito da pensare alla mano leonardesca. La verosimiglianza dei volti, dei corpi, dei cavalli: l’occhio del cavallo, fanno pensare, ed io non ho dubbi in tal senso, che sia proprio opera di Leonardo. Tuttavia, quale che sia, comunque, la mano che ha dipinto questa tavola, bisogna dire che è una mano particolare di altissimo livello artistico. È vero, a quel tempo esistevano le botteghe ed è altrettanto vero che quando ci avviciniamo a quei maestri, così detti, minori scopriamo solo che erano minori rispetto a un Leonardo, a un Michelangelo, ma che poi tanto minori non lo fossero. Magari, avere di questi tempi la bottega dove insieme si lavora, si preparano i colori, si interviene sul dipinto! Ma questa è solo un’idea romantica e tale rimane. I tempi attuali, infatti, testimoniano tanta superficialità e tanta inesperienza in chi opera nel mondo dell’Arte.
È per questo motivo che è doveroso andare a vedere questa splendida mostra coadiuvata anche da un touchscreen dove si potrà vedere l’opera e le sue varie fasi di conservazione.

Una ricca e suggestiva visita a tutti.

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TAVOLA DORIA

Dal 28 novembre al 13 gennaio 2013

Roma
Palazzo del Quirinale

Orario
dal martedì al sabato 10.00 – 13.00; 15.30 – 18.30
ingresso gratuito

Informazioni:

http://www.quirinale.it/qrnw/statico/artecultura/mostre/2012_tavola-doria/tavolahome.htm

I visitatori potranno accedere alla mostra con ingresso gratuito e senza bisogno di prenotazione, dalla Piazza del Quirinale, nei giorni feriali da martedì a sabato dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 15:30 alle ore 18:30, mentre l’orario domenicale resta fissato dalle ore 8:30 alle ore 12.00, in concomitanza e con le disposizioni dell’apertura al pubblico delle sale di rappresentanza. La mostra rimarrà chiusa tutti i lunedì e nei giorni festivi, nonché il 9, 16, 23 e 30 dicembre 2012.