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Un Inferno tutto particolare

Ignoravo che il grande scultore francese avesse prodotto una così ampia e interessante “serie” ispirata all’Inferno dantesco.

“Serie” che è il filo conduttore di una esposizione straordinaria, per la prima volta in visione a Roma, le fotoincisioni ebbero vita nel 1897 da quella casa di produzione, la Maison Goupil, pioniera delle nuove tecniche di riproduzione dell’immagine e della diffusione delle opere artistiche.

Non sapevo nemmeno che le centoventinove stampe in mostra, alcune con le annotazioni originali dello stesso Rodin, furono realizzate dallo scultore espressionista mentre lavorava all’opera, mai conclusa, “Le Porte dell’Inferno”.

A questo mia lacuna ho rimediato andando a visitare l’emozionante esposizione. Visita che mi auguro riuscirete a fare al più presto, dal momento che la mostra si conclude il 4 marzo 2013. In queste stampe, dei Disegni Neri, si può rivedere tutto il vigore e l’energia di Auguste Rodin (1840 – 1917).

Attraverso le immagini, ritornano alla mente i versi del Sommo Poeta. E allora perché perdersi questa stuzzicante mostra? Anche perché l’Accademia Reale di Spagna è collocata tra quel capolavoro dell’architettura del quindicesimo secolo: S. Pietro in Montorio di Donato Bramante e lo spettacolo di uno dei belvedere su Roma dal Gianicolo.

Quindi tanti motivi, ma non ce ne sarebbe stato comunque bisogno, per conoscere le stampe su l’Inferno di Dante del grande Rodin.

Gustosa visita a voi tutti.

 

Un’Inferno tutto particolare rodin

Auguste Rodin

l’Inferno di Dante

Fino al 4 marzo

Roma

Accademia Reale di Spagna

Piazza San Pietro in Montori o, 3

Tel. 06/58332721 – 22 -5812806

Orario: tutti i giorni dalle 10 alle 21

Ingresso libero

 

 

http://www.raer.it

http://accademiaspagnaroma.wordpress.com

 

 

 

L’Inferno di Rodin

Mostre articolo rodin_inferno_dante_2 Lieta novella all’Accademia reale di Spagna al Gianicolo per gli appassionati d’arte! Il grande scultore Auguste Rodin è visibile con la splendida serie dei suoi bozzetti concepiti e realizzati nel 1880 per l’Inferno di Dante: opera di straordinario interesse grafico e pittorico, coevi della sua opera incompiuta “le Porte dell’Inferno”, opera mai compiuta. I bozzetti dell’artista furono poi stampati con la tecnica della foto incisione dalla Maison Goupil, 129 eccellenti stampe “a bon tireur”, fra l’altro ritoccati cromaticamente con la tecnica del “tampone” con l’uso di inchiostri colorati e con annotazioni originali del Maestro. Il piccolo formato dei bozzetti e l’uso rapido e sintetico del segno e dell’annotazione tonale non deve far pensare ad un’opera minore e marginale di Rodin, anzi! Qui più che mai si manifesta la pienezza e la forza creativa del maestro, la qualità espressiva del suo tratto e della sua “macchia” arrivano a vertici che superano ampiamente la stessa sintesi impressionista per proiettarsi prepotentemente in una modernità e in una sensibilità estetica a noi più vicina e congeniale. Nel racconto visivo di Rodin si intrecciano e si inseguono centauri démoni e anime dannate con l’empito visionario ora di un simbolista alla Redon, ora con richiami di titanismo michelangiolesco, ora con echi di demonismo romantico alla William Blake: ma ogni richiamo formale e letterario poi inevitabilmente si piega alla grande sapienza disegnativa dello scultore e alla sua capacità di riassumere e completare con pochi evocativi accenni figure spazi ed emozioni in un clima di intensa qualità poetica. Ora con la punta di grafite, ora con la stecca del carboncino o col pennino d’inchiostro, con luci di biacca e con velature felicissime Rodin racconta l’emozionante avventura del “suo” inferno dantesco dove personaggi e figure celebri si alternano ad apparizioni e fantasmi confusi nel gran vortice cupo di un sogno grandioso. Quanto dissimile dalle illustrazioni di un Gustave Doré! Immerso ancora nella sua compiutezza accademica, roboante di teatrali dinamiche barocche, prestigioso illustratore per i brividi “Grand Guignol” del buon borghese parigino! La teatralità di Rodin si consacra invece ad una spoglia dimensione che è spazio e misura di una umanità ora feroce ora disperata ma rarefatta in una sacralità che è aldilà di qualsiasi descrittività o compiacimento scenografico, già intuita e amata nella sua assoluta, nuda bellezza. La straordinaria “serie” di Rodin, quasi o del tutto sconosciuta da noi, non può che essere meta preziosa e irrinunciabile per l’avveduto spettatore stanco dei soliti “eventi” cervellotici e del tritume concettuale, pausa raffinata e godibile di un vero grande artista.

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Mostre articolo rodin_invito AUGUSTE RODIN

L’inferno di Dante

Dal 29 gennaio al 4 marzo 2013

Roma

Accademia Reale di Spagna

tel. 06/58332721 – 22

http://www.raer.it

http://accademiaspagnaroma.wordpress.com