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Immagini di Parole


I 21 artisti:
Claudia Bellocchi, Elisabetta Bertulli, Paolo Bielli, Michiel Blumenthal, Manuel Cecchinato Posadas, Gilles Cuomo, Eleonora Del Brocco, Venera Finocchiaro, Giorgio Fiume, Cristina Giammaria, Silvana Leonardi, Adrian Levy, Maurizio Morandi, Mattia Morelli, Marco Mucha, Claudia Nizza, Laura Rago, Graziella Reggio, Maria Teresa Romitelli, Giulia Sargenti, Stefano Sartini

Le Nuvole liberate nel libro di Luigi M. Bruno sono dei frammenti di vita osservata e vissuta in un viaggio introspettivo e come ogni viaggio introspettivo veleggia tra la realtà del quotidiano e l’immaginario indefinito dove l’Io e l’alter ego si mescolano e si sovrappongono.

In questo rimpallo di ruoli si inseriscono le opere di una ventina di artisti che hanno trovato ispirazione nella scrittura di Luigi.

Opere essenzialmente narrative, ma non mancano quelle di ispirazione minimalista ed astratta, per indagare nelle varie figurazioni scaturite dalle suggestioni che i racconti sono stati capaci di far emergere dalla consequenzialità delle parole.

Viaggi per rincorrere amori sognati o rifugiarsi nei peccati di gola, per sfuggire alla realtà o a una vita che sprofonda nella routine dell’incomunicabilità: sono alcune delle trame dalle quali si dipanano le immagini.

Lavori di varie tecniche e stili che rappresentano l’individualità creativa nelle varie manualità pittoriche per elaborare composizioni fotografiche e collage, incisioni, stampe a secco e riverberi grafici, trasformando la mostra in una vetrina di come si può tradurre in immagini le parole e ancor di più un piccolo campione statistico di quali racconti di Bruno hanno riscosso maggior interesse.

Libro di Artista: Un viaggio nei Racconti di Luigi M. Bruno
intrapreso da 21 artisti 15×21

Racconto inedito di Luigi M. Bruno


Immagini di Parole
Dal 5 al 25 maggio 2019
Un viaggio nei Racconti di Luigi M. Bruno
intrapreso da 21 artisti:
Claudia Bellocchi, Elisabetta Bertulli, Paolo Bielli, Michiel Blumenthal, Manuel Cecchinato Posadas, Gilles Cuomo, Eleonora Del Brocco, Venera Finocchiaro, Giorgio Fiume, Cristina Giammaria, Silvana Leonardi, Adrian Levy, Maurizio Morandi, Mattia Morelli, Marco Mucha, Claudia Nizza, Laura Rago, Graziella Reggio, Maria Teresa Romitelli, Giulia Sargenti, Stefano Sartini

Storie Contemporanee
Studio Ricerca Documentazione
via Alessandro Poerio 16/b
Roma

Orario:
martedì – giovedì – dalle 11.00 alle 13.00
mercoledì – venerdì – dalle 17.00 alle 19.00

Si inaugurerà Domenica 5 maggio 11,00 – 14,00
si chiuderà sabato 25 maggio, pomeriggio

a cura di Gianleonardo Latini
con un testo di Anna Cochetti

tel. 328 8698229


Ricordando Idriss Bakay

Venerdì scorso, 23 settembre, nei locali dell’Art-caffè in via dei Coronari, si è voluto ricordare l’opera e la vita del pittore africano Idriss Bakay. Vita e opere purtroppo concluse troppo presto.

Idriss, pittore “rurale” per definizione acquisita, per istinto e per pura necessità espressiva dipingeva e ha dipinto in termini assolutamente elementari la realtà che ha vissuto, realtà fatta di povere necessità, faticosi raccolti continuamente in lotta con la siccità e la difficoltà alimentare.

In lui nessuna accortezza né furberia tecnica, nessuna presunzione intellettuale: solo la cruda necessità del vivere e la speranza, domani, per un mondo migliore. Il suo stile, se di stile si può parlare, è nell’immediatezza di raccontare e illustrare un mondo piccolo, semplice, così dipingeva come un bambino può tradurre nella sua sintesi fantastica il mondo che lo circonda.

Ingenuità, ma anche sincerità e integrità di un uomo in lotta con le privazioni, la fatica LMB Mostre Idriss a Roma IMG_20170925_130121dell’esistere in un mondo ostile, la malattia. In questa occasione si vuole ringraziare Massimo Gioia per la sua cortese disponibilità nell’ospitare la manifestazione che, oltretutto, è promossa dal collettivo Artisti Oltre Confine del MAGIS (opera missionaria gesuiti italiani), ricordando inoltre l’opera generosa e instancabile del padre gesuita Franco Martellozzo per il suo impegno missionario per gli orti e i pozzi comunitari nel Ciad nonché per le sue iniziative nel promuovere la diffusione per immagini pittoriche della realtà comunitaria nel territorio africano.

Si è voluto rendere così omaggio non tanto all’artista ma all’uomo, generoso, ostinato, coraggioso.

Questo è stato Idriss e nell’esporre le sue semplici tele alcuni artisti, romani e non, si sono ritrovati idealmente e concretamente ad esporre al suo fianco, sulle stesse pareti, con l’affetto e l’amicizia per chi come lui, oggi come oggi, è in lotta impari con questo mondo indifferente, incomprensibile nella sua superficialità.

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Idriss Bakay
Un Artista rurale
Prorogata sino al 14 ottobre 2017

nell’Art Gallery Bar
di Massimo Gioia
in via dei Coronari, 85
Roma

Organizzata da Gianleonardo Latini per Magis

Vernissage alle ore 18.00 del 23 settembre 2017

Oltre alle opere di Idriss Bakay cono presenti i lavori di: Claudia Bellocchi, Luigi M. Bruno, Giorgio Fiume, Venera Finocchiaro, Gianleonardo Latini, Janine Claudia Nizza

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http://www.ex-art.it/opere_solidali/adottare_la_cultura/bakay_idriss/bakay_idriss.htm

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Per maggiori informazioni
Fondazione Magis
Tel. 06.69700327
Cell. 339.6656075
Email. segreteria@magisitalia.org

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Ciad. Le opere di Idriss Bakay continuano a parlare con la voce della solidarietà

Italia. A Roma, l’arte di Idriss Bakay diventa solidale

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Take Away Words & Voices

Testo di Giorgio Fiume con un inserto di Claudia Bellocchi
per la Giornata mondiale dell’alimentazione

Denaro divora -/- Veleno diffonde Teschio sotterra -/- Anime incatena Odio fermenta -/- Cuori tortura Uomo !. cosa fai.!?…

Ed eccoci, randagi,
con le nostre anime affamate
di nuove parole,
annusiamo l’umanità nell’aria famelica
che attanaglia il nostro tempo,
nell’agorà dei linguaggi che raccontano
le proprie singole verità.

Siamo,
tra le righe dell’attimo,
come esseri incomprensibili,
fermi nel noviziato dell’esistenza,
e simili ad un sommario
di avventure, di fede, di passioni,
tra vite in decomposizione e la conoscenza di sé.

Mentre…
la Sacra Mucca mastica il miele d’Oriente,
la bianca luna, nel letto stellare,
appare … come …
una pietanza di cibo orientale,
un collage di proteine grassi e carboidrati,
pronti a saziarci.

E sia cibo e non sangue,
ho..terra !.. terra.. perché per amore..
avrei gustato i tuoi occhi-ciliegia
e assaporato la tua natura.

Parla dolcemente e risoluta la madre:

-Mangia la pastasciutta!
Prima finisci di mangiare… tutto…,
poi,.. poi vai a giocare!

E sia cibo e non sangue,
nelle immagini che mangio
e non digerisco più,
mentre gli dei in esilio,
durante l’apocalittica digestione,
tra seminari sulla fame
e segreti della creazione,
impastano pensieri attorno
a incontrollabili rigurgiti.

E sia cibo e non il sangue
a condurre i passi verso l’albero del pane
dove, .. davanti a greci profili,
assorti in letture mangia-tempo,
orfani di pietà aspettano…
con la bocca aperta, a s p e t t a d o
il nostro pane quotidiano.

E sia cibo e non sangue,

negli sguardi bramosi del potere,
negli occhi digitali che pranzano e cenano
dentro le nostre anime
e si saziano di coscienze.

Ma perché… – …a quale scopo …!
sogno di esser fame,
macilenta, disperata fame!
Per essere a loro uguale….
Uguale.. .
ai loro volti fanciulli
attorniati da fameliche mosche,
Uguale…
ai loro occhi spalancati
verso Madonne Nere crocifisse
ogni giorno, quo ti dia na men te
sugli schermi televisivi come
Veneri degli Stracci.
Uguale…
ai loro ventri, …gonfi
come tamburi di canti tribali,
che ancora anelano una ciotola satolla.

E nel dessert dolce di crema pasticcera,
contorno di una sera,
tra le frattaglie di lenzuola ancora tiepide,
l’umanità sperduta
è in cerca di amore.

Siamo nudi, nudi…
Nudi come bimbi
in ceste di nulla,
come polli sacrificali…
in gabbie d’aria …
lacerate
da memorie di anime spergiure.

E sia cibo e non sangue

La speranza dei Semplici … dei Gentili,
è stata martirizzata
sui bracieri dogmatici di
voraci multinazionali,
mentre il tempo   divora ogni passione
e lascia sogni   spol pa ti
sulle vetrine
di lucidi centri commerciali.

A…stento…
As sog get to la mia schiena
alla fretta dei fast-food,
alla convenienza dei supermercati,
ai ricatti del lavoro,
e come   come larva
rag go mi to la ta nell’angolo buio
dell’umana comprensione…
farnetico – tremante:…
un pasto   caldo   fuori dal mondo.!

Aspettano un piatto di dignità
nei sarcofagi di cartoni e stracci
segregati
 sotto pensiline rifiutate dalla notte,
accostati
 a serrande colorate di smog,

emarginati
 in giardini prigionieri dell’umidità,
posteggiati
 in angoli di piazze dedicate alle blatte,
ignorati
 sotto ponti ruggenti di leonini squittii,
dimenticati
 in ogni luogo,
dove ombra e buio illuminano
il solitario distacco di reliquia
dispersa del tempo umano.
Tuttavia… tuttavia
come figli di faraoni celesti,
si risvegliano…
e nell’ordine peregrino
riprendono a benedire la vita,
ma senza … Buoni Mensa.

E sia l’Amore – che tu desideri.
E sia il Tempo – del nostro vivere.

E sia magia di esistere.

E sia realtà della nostalgia.
E sia la verità del cuore.

E sia vita e non sgomento.
E sia giustizia e non arbitrio.
E sia coraggio e non furore.

E sia il comandamento dell’anima.

E sia parola, suono, musica, vento,
aria…a r i a

E sia l’infinito
la culla del nostro spirito.

E sia cibo e non sangue
sulla Terra …nostra amante.

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Fao

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 Giornata dell'Alimentazione 2014